Le origini della chiesa battista di Matera sono comuni a quelle di altre comunità evangeliche, e non solo battiste, che sono sorte un pò dovunque tra il 1866 ed i primi anni del ‘900 in Basilicata ed in Puglia.In quegli anni Matera si presentava come una città molto povera, abitata da una massa di contadini che lottavano per guadagnarsi un tozzo di pane tra stenti e degrado.
Le contraddizioni erano forti ed evidenti: da una parte c’era una massa dei contadini senza terra,dall’altra una borghesia latifondista che aveva respinto ogni possibilità di miglioramento delle classi deboli, con un clero schierato con i latifondisti. A dare un nuovo impulso e un importante spessore politico alle rivendicazioni del movimento contadino sarà Luigi LOPERFIDO, figura di primo piano della nascente comunità Battista, soprannominato il “Monaco Bianco” per il suo modo bizzarro di vestire (indossava una tunica bianca e dei sandali ai piedi) LOPERFIDO fondera’ la lega dei contadini e d altre opere che avranno come obiettivo principale il riscatto sociale, morale e spirituale delle classi povere e la loro emancipazione da ogni forma di servilismo.
Negli anni seguenti la comunità di Miglionico venne curata da Carlo Piccini, un sergente maggiore dell’esercito convertito all’Evangelo dal Laterza.Carlo Piccini, divenuto evangelista dell’opera Battista, iniziò intorno al 1891 un’attività evangelistica nella città di Matera, raccogliendo intorno a sè un piccolo gruppo di credenti.
La comunità oggi opera in un contesto sociale molto diverso da quello in cui è nata. Negli anni 70 e 80 le comunità battiste della Lucania e della vicina Puglia hanno vissuto una intensa attività evangelistica con una conseguente crescita di membri. Nel corso degli stessi anni si sono succeduti i pastori : Benito Marzano, Claudio Musto, Martin Ibarra, Elisabeth Green , Emanuele Casalino, il pastore inglese Huw Anderson e dal 1 giugno 2016 Luca Reina [Pagina del pastore]
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